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  Pag. 8  La Nostra Antologia N. 1 Maggio 1999

Una pulizia

al camino

Avevo quattro anni, era un bel giorno d'estate, e con i miei genitori e mia sorella andammo da zia Maria.

  Quando arrivammo, io e mio cugino Tonino ci mettemmo subito a giocare a pallone, senza perdere neanche un secondo.

  Mentre stavamo giocando, io tirai il pallone in cima alla casa di mia zia, la quale però non se ne accorse.

  Allora, immediatamente, presi la scala e salii sopra la casa, vidi dove stava il pallone e feci una corsa sul tetto per raggiungerlo.

  Sfortunatamente c'era il camino ed io ci caddi dentro. Andai a finire proprio nella sala da pranzo, dove c'erano i miei genitori, che mi videro uscire tutto nero, in una nuvola di fuliggine.

  Mi sculacciarono e mi fecero fare un bel bagno con l'acqua fredda poi, arrabbiati, presero la macchina e ce ne tornammo a casa.

  Da allora non sono più salito su un tetto, ma sono sicuro che prima o poi lo rifarò.

Gianni Riccio

 

La fuga

con il trattore

 Un giorno stavo giocando con il pallone; ad un certo punto lo tirai violentemente e ruppi il vetro della finestra di mio zio Pasquale. Subito mi andai a nascondere.

  Mio zio si affacciò dalla finestra rotta e mio padre da un’altra, perchè anche lui aveva sentito il rumore, e si misero a parlare. Mio zio si innervosì come una belva indiavolata e voleva farsi pagare la finestra da mio padre.

  Mio padre, infuriato, uscì di casa, scoprì dove stavo nascosto e incominciò a rincorrermi, però io correvo più veloce di lui. Ad un tratto mi trovai davanti il trattore: senza esitare ci salii sopra, misi in moto e incominciai a correre e a correre, finché arrivai nel bosco.

  Correvo tanto veloce che non mi accorsi di una buca e ci andai a finire dentro. Spensi il trattore, uscii dalla buca e continuai a correre a piedi, inseguito da mio padre.

  Arrivati sulla terra pianeggiante, mio padre mi ingannò, facendo finta di cadere a terra. Io mi fermai e gli porsi la mano per aiutarlo ad alzarsi e lui mi prese per la gamba. Cercai di liberarmi, tirando con tutte le forze, ma non ci riuscii.

  Tornando a casa mio, padre mi tirò due begli schiaffi con la destra, poi andammo a prendere il trattore più grande, per tirare fuori dalla buca quello più piccolo.

Giuseppe Landino


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Giornali Scolastici Online - A cura e su progetto del prof. Vittorio Civitilloinfo@giornaliscolastici.it