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   Pag. 16 La Nostra Antologia N. 2 Giugno 2000

Scambiata nella culla?

Quando ero piccola, uno dei miei cugini mi prendeva sempre in giro. Una sera, con i miei genitori andammo a casa sua. Appena arrivati, come al solito cominciò subito a fare lo stupido, ma io non gli davo retta.

  Ad un tratto disse: - Tu, di chi sei figlia?

Io lo guadai con faccia stupita poi, indicando i miei genitori, risposi, ridendo:

 - Ma sei scemo? Io sono figlia di loro due.

 - Non è vero! - disse lui - Domandaglielo.

 Mi girai e guardai i miei genitori, ma loro non dissero nulla. A quel punto ebbi una paura tremenda, ma dentro di me c’era ancora un poco di speranza.

 - Mi stai prendendo in giro! - gridai - Se fosse vero io non sarei qui!

 Mi ritornò un po’ di coraggio. Ma mio cugino aggiunse: – Sai, quando sei nata, in ospedale, hanno fatto uno scambio e tu sei figlia di una zingara.

 A quel punto mi sentii sprofondare al centro della Terra. Mia zia e mia cugina ridevano, ed io forse lì sbagliai, ma ero troppo confusa, e non mi resi conto che quello era un segnale per farmi capire che era tutto uno scherzo.

 Da quella sera non parlai più con i miei genitori di questo fatto, ma il dubbio di essere figlia di una zingara mi ha fatto star male per anni.

 Ora che sono cresciuta non credo più a quella storia, ma penso  che forse, se non fosse successo niente, ora la mia vita a casa sarebbe diversa. 

 

 Credo che, se non avessi avuto quell’esperienza, sarei più aperta con la mia famiglia. Invece, quando mi succede qualcosa non la racconto a casa, e quando sono triste non mi sfogo con mia madre, ma da sola, oppure scrivendo il mio diario.

 Ormai sono passati anni, ma nessuno sa quanto mi abbia fatto stare male una parola detta per scherzo.

Danila Maio

 

Al mio cucciolo

Sei dolce come un fiore,

sei bello come il sole,

sei bianco come la neve.

Sei un birboncello,

prima fai i guai, poi ti nascondi.

Guardandomi negli occhi

è come se mi dicessi:

“Ti voglio bene”.

Sei un disastro,

sei un combinaguai!

Sei proprio

il mio dolce Spillo.

Danila Maio

 

Non lasciarlo

andare

Se hai qualcuno

a cui tieni molto,

tienilo stretto

perché mentre lo tieni

non sembra niente,

ma, se lo lasci andare,

ripensandoci,

vedrai che hai perso

un pezzo

della tua vita.

Debora Conte

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Giornali Scolastici Online - A cura e su progetto del prof. Vittorio Civitilloinfo@giornaliscolastici.it