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 Giugno 2000  La Nostra Antologia N. 2 Pag. 19

Cantavo “Dooh dah”!

 

Era primavera ed io stavo uscendo dalla scuola elementare, a Totari. Vidi che arrivava il pullman e come un razzo ci salii. Il pullman andava a Carattano, a Calvisi, poi a Criscia, Curti, Caselle ed infine a Gioia, dove io scesi.

I miei genitori stavano lavorando, quindi ero venuto da mia nonna, che abita vicino al ristorante Borgo Antico. Entrai, salutai la nonna, vidi che il pranzo era sulla tavola,  mi sedetti e mi misi a mangiare.

 Finito di mangiare, andai a giocare sull’aia, ma non avendo niente da fare pensai una cosa, di salire sul trattore di Giuseppe, il proprietario del ristorante.

 Andai sul trattore, ma non lo sapevo guidare; però vidi una leva con un bottone davanti e, stupidamente, schiacciai il bottone e spinsi giù la leva.

 Il trattore si avviò, ed ero in un terreno pieno di piante di olivo e questo terreno era anche in discesa ripida.

 Mentre il trattore correva a 30 all’ora, io cantavo “Dooh dah” e il trattore prendeva sempre più velocità e io prendevo un po’ più di paura.

 Alla fine della discesa c’era una frana ed io ci  stavo  andando  dentro, ma a questo 

 

punto girai a destra e andai a sbattere contro una pianta d’olivo.

 Giuseppe mi vide e iniziò a gridare, e quando arrivò mi sculacciò. Arrivò anche mia nonna e mi prese con la cinghia.

 Al povero trattore se ne caddero il radiatore e il cofano, ma da quel giorno ho fatto più attenzione.

Gianni Riccio

 

Il mio cane

Il mio cane si chiama Tobi

ed ha il pelo tutto bianco.

Gioca tutto il giorno, senza fermarsi mai,

e solo la notte si riposa.

Come lo guardo, subito corre

a prendere la palla.

Quando lo sgrido, scappa

come impazzito e rimane offeso

per l’intera giornata.

Questo è il mio cane,

molto piccolo e molto bello.

Nadia Romano

 

Senza

uno sguardo

Sei come il vento

che mi sfiora il viso,

sei come la rondine

che se ne va via.

Per te sono una cosa invisibile.


Io ti aspetto

senza un attimo di sosta,

ma tu te ne vai,

senza nemmeno uno sguardo.

Debora Conte

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Giornali Scolastici Online - A cura e su progetto del prof. Vittorio Civitilloinfo@giornaliscolastici.it