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    Pag. 6 La Nostra Antologia N. 2 Giugno 2000


Nemico dei topi

Mio cugino, da piccolo, aveva paura dei topi perché il padre, una volta, ne uccise uno e glielo buttò addosso. Da allora cominciò ad avere paura di questi animali.

  Un giorno, mentre saltava con la corda, un topo gli passò proprio tra i piedi e lui, terrorizzato, buttò le scarpe in aria.

  Ora non ha più paura di loro, però se li vede li uccide con quello che si trova in mano, per vendicarsi degli spaventi che gli hanno procurato quando era piccolo.

Sabrina Raccio

 

Una nonna

pericolosa

Un giorno dovevo andare a casa di mia nonna e lei mi chiese se le potevo portare un po’ di vino perché il suo si era finito. Io dissi di sì, però le volevo fare uno scherzo.

  Presi una bottiglia di birra vuota ed invece di metterci il vino ci misi l'acqua; però quando gliela portai non si vedeva che era acqua perché la bottiglia era scura.

  Circa un'ora dopo, lei andò al frigorifero, prese la bottiglia, riempì un bicchiere e mi buttò l'acqua in faccia dicendo: “Questa te la bevi tu!”. 

  Io dissi che era uno scherzo lei disse: “Uno scherzo?”. Riempì un altro bicchiere e me lo buttò di nuovo in faccia.

  Tornai a casa mia fradicia e mi dovetti cambiare. Da quel giorno non feci mai più uno scherzo a mia nonna.

Alessandra Del Greco

 

Una grande

delusione

 

“Che bello!” dicevamo

con i nostri genitori io e mio fratello,

davanti alla grande entrata

dello zoo di Edenlandia.

Ma subito dopo

il sorriso si spense.

Un orso polare, al sole,

con poca acqua,

sembrava dire:

“Dove sono i miei ghiacci?”

E un orso bruno,

su una piccola piattaforma,

girava avanti e indietro

e nei suoi occhi si leggeva:

“Cos’è questa roba dura

sotto i piedi? Dov’è

la terra morbida dei miei boschi?”

Infine, un elefante,

che girava attorno

ad un cerchio di chiodi,

si chiedeva sconsolato:

“Dov’è la mia savana?”

Uscimmo con tanta delusione,

pensando a quei poveri animali

che non avevano più

la loro casa.

Chiara Landino

 

Amica

Sei la mia amica migliore,

la persona

che mi capisce di più.

Sei come un diario

dalle pagine aperte.

Ascolti ogni mio pensiero,

ogni mia opinione,

ascolti tutto e non vai subito

alle conclusioni.

Sei una persona speciale

e la mia amica migliore.

Debora Conte

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Giornali Scolastici Online - A cura e su progetto del prof. Vittorio Civitilloinfo@giornaliscolastici.it