Mi rimane
una paura |
Quando ero piccola, la cosa che mi spaventava di più erano delle ombre bianche
nel buio, che erano frutto della mia mente.
Quasi ogni notte, quando cioè non riuscivo a dormire, mi mettevo a guardare nel
buio e, piano piano, davanti ai miei occhi cominciavano a formarsi delle sagome
bianche in cui non si distingueva il viso, ma solo i contorni.
Avanzavano come fantasmi verso di me, allora io mi coprivo con il lenzuolo fino
alla punta dei capelli.
Una notte mi alzai per andare a bere ma all’improvviso mi fermai. In
fondo al corridoio c’era una di quelle sagome, che mi chiamava con un gesto
della mano. Scappai subito nel letto con una fifa più grande di me.
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Un’altra paura che avevo da piccola era di mio cugino, cioè della sua mostruosa
maschera di carnevale.
Se la metteva sulla faccia e appariva tutto a un tratto dalla porta d’ingresso,
facendomi correre e piangere per tutta la casa.
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Un’altra grandissima paura me la procurava la storia di “Maria Lunga”, che mi
raccontavano mia madre e mio padre.
Maria Lunga aveva delle braccia
luuuunghe
chilometri e chilometri e se un bambino non dormiva veniva sotto il letto, lo
prendeva, lo portava a casa sua e se lo mangiava, assieme al marito, l’Uomo
Nero, e ai figli Maria Corta e Bimbo Nero.
Queste
erano le uniche cose che mi spaventavano.
Adesso non ho grandi paure, però, in fondo in fondo, una ce l’ho, anche se è
rara: quella delle mani di mio padre!
Chiara Landino
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Non so che
ti farei! |
Salutandoti, parlandoti,
facendo discorsi,
mi accorgo sempre più
che non ti sopporto.
Mi
fai tacere,
fai star zitti tutti
e
solo tu devi parlare.
Sei come un fuoco
che mi carbonizza il cuore,
sei un inferno
e,
se potessi,
non
so che ti farei!
Debora Conte |
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Filastrocca
delle merendine |
Un giorno
Kinder Pingùi,
mentre guidava la sua
Fiesta
e
mentre si distraeva
guardando
Kinder Fetta al Latte,
andò
a sbattere
contro un
Tronki e
morì.
Dal
cielo scese un angelo
di
cioccolata
che
lo portò in
Kinder Paradiso.
Romina Cusano
e
Gabriella Ferrucci |
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Un incontro |
In un campo di
Fiorucci
Levis
incontrò
Stefanel
e le disse:
“Ti voglio
Benetton”.
Romina Cusano |
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