►era abbastanza tranquilla e non c’era un grosso fermento dell’attività terroristica. Sicuramente bisognava fare attenzione, perché gli attacchi potevano verificarsi da un momento all’altro e quindi non si poteva stare troppo tranquilli. Per questo la nostra base era sorvegliata 24 ore su 24 con un servizio di guardia.
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Avete mai visto un terrorista? (Biondino) - Personalmente non mi è mai capitato di vedere terroristi in giro anche se bisogna dire che spesso i terroristi si nascondono tra la folla e quindi è potuto anche capitare che ci sia passato vicino e non me ne sia reso conto.
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Alla cattura di Saddam Hussein come ha reagito il popolo? (Luca) - Ci sono diverse fazioni. Alcuni sono favorevoli al lavoro fatto dagli americani e dalla coalizione e inneggiano agli americani per la cattura di Saddam Hussein. Mentre ci sono altre fazioni, seguaci del dittatore, che sono ostili alla presenza americana e sperano in un ritorno di Saddam Hussein.
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Hai parlato con qualche iracheno? (Enrico) - Sì, ho avuto modo di parlare con iracheni degli argomenti più svariati. Erano brave persone che apprezzavano ciò che facevamo per loro. Però c’è anche chi non vuole la nostra presenza.
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Le persone erano molto povere? (Giovanna) - La maggior parte degli iracheni oggi vivono in una situazione economica disastrosa. Purtroppo c’è anche chi non ha nemmeno una casa in cui alloggiare ed è costretto a vivere in tende senza acqua e senza corrente elettrica.
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Le case erano di lusso? (Giovanna) - La maggior parte delle strutture sono in stato di degrado ma si trova anche qualche abitazione in buone condizioni. Presumibilmente queste case appartengono a qualche seguace di Saddam Hussein in quanto durante il periodo del regime erano loro a vivere meglio.
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Come è la condizione delle donne? Possono andare in giro per la città? (Michele) - Le donne, rispetto al passato, hanno visto migliorare molto la loro condizione. Infatti, mentre qualche anno fa potevano andare in giro solo con il burka, oggi possono andare anche con il volto scoperto. Ancora più significativo è il fatto che nelle elezioni svoltesi a gennaio scorso le donne hanno potuto anche votare.
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Hai visto bambini armati? (Enrico) - Sì, purtroppo sì. Ci sono molti bambini che vanno in giro con armi. Però bisogna dire che rispetto al passato il numero dei bambini armati è diminuito.
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I bambini. Spesso anche donare loro una bottiglietta di acqua poteva servire a strappargli un sorriso. (Foto Salvatore Perillo)
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Nonostante la guerra sia finita da circa due anni ancora si trovano armi che la guerriglia locale utilizza per effettuare attentati e azioni terroristiche. (Foto Salvatore Perillo)
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Morivano molti bambini? (Mario Ferr.) - Per i bambini c’era molta sofferenza? (Giovanna) - Non ho visto morire nessun bambino. Certo, anche se non vengono uccisi, le maggiori vittime di una guerra sono sempre i bambini. Sui loro volti era dipinto lo strazio di tante inutili crudeltà. Spesso erano rimasti già in tenera età senza gli affetti dei genitori, che magari erano venuti meno durante la guerra.
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Hai visto scuole dove vanno i bambini? (Enrico) - Sì, ci sono scuole in diversi villaggi. In tante di esse noi abbiamo portato materiale didattico, banchi, cattedre, lavagne ecc.
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Hai mai aiutato qualche bambino? (Domenico) - Sì, ho aiutato tanti bambini. E’ questo il ricordo più bello di questa missione e lo porterò per sempre nel mio cuore. Non dimenticherò mai il sorriso di quei bambini che una volta ricevuta da noi anche una semplice bottiglia di acqua scappavano via felici e contenti.
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Come ti sei trovato lì? (Lorella e Chiara) - Superata una prima fase di ambientamento e di adattamento posso dire di essermi trovato discretamente, anche se, sicuramente, mi sono mancate le comodità di casa mia. Comunque, sostanzialmente posso dire di aver fatto una bella esperienza anche se ultimamente la cosa che ho sofferto di più è stato il caldo in quanto già a fine marzo si sono raggiunti i 40 gradi.
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Litigavi con i tuoi compagni? (Mario D.B.) - Sono capitate piccole incomprensioni dovute più che altro alla convivenza. Sicuramente si è trattato di discussioni superate dopo cinque minuti in quanto in questi casi bisogna essere uniti e saper superare insieme ogni forma di difficoltà.
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Avevate momenti di svago? (Mario D.B.) - C’erano momenti di svago ma anche in quei momenti dovevamo essere vigili della situazione circostante e pronti a reagire a qualsiasi cosa. In effetti non dovevamo mai distogliere il pensiero dal contesto in cui ci trovavamo. Bisognava fare molta attenzione.
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In Iraq mangiavate ricette italiane o irachene? Mangiavate abbondante o poco? (Guido) - Noi avevamo una mensa nostra con cuochi italiani che cucinavano solo ricette italiane. Ognuno mangiava come voleva. Il cibo non è mai mancato e sotto questo punto di vista non abbiamo avuto grossi problemi.
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Eri sempre in servizio? (Lorella) - Quando si è in missione si è sempre in servizio perché anche quando sei a riposo puoi essere svegliato ed impiegato nello svolgimento di un’attività nata all’improvviso. Quindi in missione si è operativi 24 ore su 24.
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