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Il gruppo
OCEANIA
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Ho partecipato al Gioiagrest nel gruppo dell’Oceania. Eravamo quindici bambini di sette e otto anni, guidati da Chiara Landino, Maria Pia Bianchi, Deborah Filippelli, Michela Romano, Maria Elisa e Riccardo Ciaburri.
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Nella mattinata, dopo l’accoglienza e la preghiera, andavamo al campo sportivo. Lì ci divertivamo con vari giochi: calcio, pallamano, basket, palla avvelenata, pallavolo e caccia alla “coda”. Nel pomeriggio oltre a ballare e a cantare facevamo dei lavori di laboratorio.
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Nei primi giorni abbiamo fatto dei pesciolini con la carta, delle cornici abbellite con la pasta colorata ed il ”tempometro” che raffigurava il sole e la luna. Nei giorni successivi abbiamo costruito una ”aperonzola”, che poi abbiamo messo nel gazebo per la serata finale. Abbiamo costruito anche il boomerang, che è un’arma curiosa dell’Oceania.
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L’ultimo giorno abbiamo ballato e cantato e il pomeriggio l’abbiamo trascorso a casa. La sera siamo ritornati per fare la festa finale. Viva il Gioiagrest!
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Michele Civitillo
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Il gruppo ASIA
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Quest’anno l’oratorio estivo Gioiese (Gioiagrest) è stato organizzato e guidato con passione ed entusiasmo dal nostro nuovo parroco, don Giuseppe Oropallo. I ragazzi sono stati organizzati in vari gruppi, secondo le classi scolastiche di provenienza. Il mio gruppo, dedicato all’Asia, raccoglieva i ragazzi di 2° e 3° media, tutti, quindi, di dodici - tredici anni d’età. Eravamo quindici ragazzi, mentre gli animatori erano tre, tutti molti simpatici: Antonella Ferrucci, Giuseppe Porto e Giovanni Ciarleglio.
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Nella mattinata, dopo aver recitato le preghiere, andavamo a giocare sul campo sportivo. Lì praticavamo vari giochi: calcio, pallavolo, palla avvelenata, pallamano, staffetta, basket e “acchiappa la coda”. Il divertimento non è mai mancato. Durante i pomeriggi, invece, tutti ci dedicavamo ai laboratori. Nel corso della settimana abbiamo realizzato molti lavori: lanterne cinesi, ventagli, festoni. Soprattutto ci siamo dedicati alla costruzione dei “mandala”, tipici disegni fatti con il sale, usati nella religione buddista per insegnare che tutto su questa terra è momentaneo e provvisorio.
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Questi lavori ci hanno aiutato a capire qualcosa del continente che rappresentavamo e a sentirlo più vicino. Ci siamo adoperati per dare il meglio di noi stessi nella realizzazione dei compiti che ci sono stati affidati e nel cercare di andare d’accordo con gli altri gruppi. Nella serata finale, io ho presentato il gazebo che raccoglieva i nostri lavori, ho parlato del Dalai Lama, del karatè e di Madre Teresa di Calcutta, mentre alcuni ragazzi hanno dato una dimostrazione di karatè, che è una specie di pugilato orientale nel quale sono ammessi anche i calci. Siamo stati ricompensati per il nostro lavoro perché ci siamo classificati al secondo posto nella graduatoria per il miglior gazebo.
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Il Gioiagrest è finito presto, però ci ha fatto conoscere nuovi amici ed amiche e ci ha insegnato a stare tutti insieme senza bisticciare, perseguendo degli obiettivi comuni. Beh, ora non ci resta che dire: arrivederci all’anno prossimo e grazie a tutti gli animatori e al nostro caro don Giuseppe!
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Maria Civitillo
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Il gruppo AMERICA
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Anche quest’anno, per il quarto anno consecutivo, noi ragazzi ci siamo ritrovati a vivere l’esperienza del Gioiagrest. L’ideatore di questa settimana d’incontro, nel mese di luglio, è stato, nel 2001, don Domenico Ruggiano, al quale va un grande ringraziamento.
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Lo scopo del Gioiagrest è di riunire tutti i bambini e ragazzi del nostro Paese, con l’intento di socializzare e maturare, mediante la preghiera, i giochi, i balli, i canti e vari laboratori di attività manuali.
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L’augurio è per l’anno prossimo, il quinto anno consecutivo, di vivere di nuovo la stessa esperienza, augurandoci che insieme a noi ci sia sempre il carissimo nostro Amico e Parroco don Giuseppe, perché negli ultimi quattro anni a Gioia Sannitica si sono avvicendati diversi Parroci.
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Lorella Ciaburri
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