Chi sa
la RISPOSTA?
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Alle elementari, per un certo periodo, quando le insegnanti facevano qualche domanda, io alzavo sempre la mano.
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La risposta non la sapevo, ma ero convinto che, se alzavo la mano, loro credevano che la sapevo e facevano rispondere un altro.
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La cosa andò bene parecchie volte, però un giorno le maestre scoprirono il trucco e ogni volta che alzavo la mano e non sapevo rispondere mi mettevano in castigo.
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Mario Fantini, IA |
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Per un pigiama a cuoricini
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FUGA
dalla classe
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In prima elementare c’era un bambino molto buffone che in realtà non lo era: aveva solo il terrore della scuola. Il ragazzo si chiamava Pasqualino e ora frequenta la IB.
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Una mattina arrivò in ritardo e la maestra lo sgridò. Pasqualino, sentendosi offeso, se la prese un po’ troppo e durante l’ora di italiano, per vendicarsi, aiutato da Biondino, organizzo la fuga dalla classe, attraverso la finestra
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Sporgendosi, aveva le vertigini, ma riuscì a calarsi giù; però toccando terra perse l’equilibrio e cadde, ma nello stesso istante si accorse anche di essere caduto sul... “bisognino” di qualche cagnolino!
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Dopo un po’ la maestra sentì urlare e si accorse di Pasqualino, che piangeva perché non sapeva risalire.
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Tornato in classe, Pasqualino disse che non si era buttato solo perché lo avevano ingiustamente accusato, ma anche perché Biondino lo aveva minacciato, se non si buttava, di dire a tutti che lui la notte indossava un pigiama con i cuoricini.
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E da quel giorno la maestra fece mettere la sbarra vicino alla finestra.
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Anna Bella Raccio
Cristiana Fiorillo, IA |
Distrutta una piantagione di insalata!
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Una suora
PIÚ DURA
di noi
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Un giorno, all’asilo, io e il mio compagno Paolo progettammo di far sviluppare un incendio nella paglia che stava nel recinto delle galline. Volevamo vendicarci perché la suora ci aveva fatto stare per tre ore in piedi, a pregare.
Due giorni dopo, ci armammo bene e partimmo per la missione, ma c’era un ostacolo: le galline che pizzicavano i pantaloni; ma noi, furbamente, ci pensammo e con una vecchia pistola a piumini, di plastica, entrammo nel recinto e lì iniziò la battaglia. Sparammo tutti i colpi, ma senza colpire il bersaglio; allora Paolo prese un pezzo di ferro e cominciò a colpire a più non posso, e alla fine una gallina ci rimise le penne.
A questo punto tirammo fuori l’accendino che avevamo preso nella cucina della suora e ci mettemmo all’opera. Lì c’era della paglia secca, Paolo fece uscire la fiamma e la paglia si accese e iniziò il bello: la paglia bruciava e noi facevamo finta di niente.
Dopo mezzora la situazione peggiorò e le suore, accortesi dal fumo dell’abbagliante fuoco, lo domarono. Alla fine ci furono dei seri danni, il fuoco aveva distrutto una piantagione di insalata e aveva ammazzato due galline. La suora era sconvolta e voleva sapere chi era stato.
Alla fine ci scoprì e per dieci giorni ci fece stare per tre ore in ginocchio davanti a Gesù. E poi non ci fece partecipare ai giochi di gruppo.
Così capimmo che la suora era più dura di noi.
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Luca Caiola, IA |
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Nei momenti di confusione a volte è difficile individuare chi fa chiasso
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Sgridato
PER ERRORE
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Della scuola elementare ho molti ricordi belli, però i brutti non mancano. Ad esempio, sono stato sgridato, poche volte, però almeno una non la scorderò mai.
Eravamo all’ultima ora, in fila, pronti per uscire; un mio compagno, vicino a me, stava parlando e la maestra accusò me di aver parlato. Io, in quell’attimo mi sentii umiliato, avevo una rabbia tremenda e provavo un senso di ingiustizia grande come chissà che.
Quella rabbia cresceva e cresceva, però la tenevo dentro, senza sfogarmi. Uscito, non volevo parlare, odiavo la maestra con tutte le mie forze.
Per fortuna mio cugino mi fece sfogare, e alla fine capii che, nei momenti di confusione, per gli insegnanti può essere difficile individuare chi fa chiasso; però questo episodio non lo cancellerò mai dalla mia mente.
Anche perché non sono abituato a figure del genere.
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Mario Ferrucci, IA |
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