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 Pag. 18 Noi & Voi Prot@gonisti N. 10 Maggio 2005


La classe IIIA - In primo piano: Andrea Di Virgilio, Luca Landino, Sisto Maio, Emilio Pascale, Emilio Fiorillo, Michele Massaro, Alessio Mattei, Manuel Coppola, Ferdinando Gallo, Luca Santagata. In secondo piano:  Caterina Uzzo, Maria Civitillo, Maria Letizia Pascale, Marilena Clarizio, Monia Pascale, Martina Toretti, Anisia Camputaro, Sabrina Pascale, Laura Pascale.

(da pag. 20) tranquillizziamo i genitori se prolunghiamo la nostra assenza da casa, comunichiamo con il papà che per motivi di lavoro è assente da casa per settimane, vi annotiamo i nostri impegni, gli eventi più importanti, vi conserviamo gli sms più significativi, insomma è per noi come un diario personale, un amico a cui confidare tutto, e ci dà una certa privacy.

  A questa età ne sentiamo il bisogno visto che abbiamo le prime “scuffie”! Il cellulare è diventato quindi per noi un oggetto indispensabile, viviamo in simbiosi con esso; ci permette anche di far sapere agli amici che li stiamo pensando, infatti basta uno squillo! Ci siamo resi conto, dall’indagine effettuata (vedi tabella), che non lo utilizziamo tanto per le comunicazioni importanti quanto per chiacchierare con gli amici o per inviare sms. A questo punto è quindi necessario aprire una parentesi per decantare le lodi di questo nuovo modo di comunicare tra noi giovani, velocissimo e nello stesso tempo segreto, perché in codice e inoltre economico. Ad alcuni di noi è addirittura capitato di aver stretto amicizia con altri coetanei, grazie al telefonino, perché sbagliavano a comporre il numero.

  Sempre dall’indagine effettuata, abbiamo riscontrato che anche i bambini di IV e V del primo ciclo posseggono tutti il cellulare e che lo utilizzano sia per comunicare a voce che con sms, alcuni per risparmiare, altri perché è un modo per sentirsi meno imbarazzati: quindi un sms può servire anche come terapia contro la timidezza? Quello che ci ha sorpresi è che in questa fascia di età non lo utilizzano per i giochini ma per comunicare.

  Tirando le conclusioni al nostro panegirico su questo nuovo Hermes, riteniamo che sia stata una buona e utile invenzione, tuttavia di esso ne dobbiamo far un uso assennato, non metterlo al primo posto nella classifica della nostra vita.   Potendo, è meglio incontrare un amico, e inoltre ci sono delle occasioni in cui un biglietto scritto con la nostra grafia (anche se a volte poco leggibile) conta molto più di milioni di sms inviati. Così chiudiamo con una famosa massima latina: “in medio stat virtus”.

 

Gli alunni della classe III A

(coordinati dalla prof.ssa Caterina Romano)

 

Classe IIB

Ragazzi

… un oggetto molto utile, soprattutto per comunicare / … non sono fatti tuoi / … non ti interessa / … non sono fatti vostri.

Ragazze

 … non è molto utile, però lo uso spesso per comunicare con i miei genitori / … nulla, è solo un mezzo per comunicare e chiacchierare con gli amici. E a volte per me non è tanto indispensabile come sembra / … è importante solo per emergenza e un po’ per chiacchierare con le amiche o gli amici / … un oggetto per comunicare, in particolare con i miei genitori, per discorsi importanti. 

Classe IIIA

Ragazzi

 … un mezzo di comunicazione unico / …  molto utile per comunicare, con tante altre funzioni / … serve per chiamare quando mi sento in difficoltà / … uno strumento che ci fa comunicare senza filo / … un apparecchio per trovare amici con le chat / … un oggetto indispensabile. 

Ragazze

 … un oggetto per comunicare con gli amici più lontani / … abbastanza utile / … un mezzo indispensabile per stare in contatto con gli altri e per esprimere le proprie sensazioni al meglio / … un punto di riferimento quando mi trovo in difficoltà e voglio comunicare con gli altri / … un modo di comunicare / … è utile specialmente se mi trovo in difficoltà e ho bisogno di chiamare / … rappresenta molto, perché se si ha bisogno di aiuto si può telefonare / … una fonte di ispirazione e un oggetto fantastico.

Classe IIIB

Ragazzi

… utile per chiamare i genitori se succede qualcosa di grave o per chiamare numeri d’emergenza / … per comunicare con ragazze, amici oppure se succede qualcosa di grave / … significa comunicare con gli amici e gli altri / … un modo di comunicare diverso / … un oggetto che fa parte di me / … un oggetto che ti fa sentire più grande /  un oggetto favoloso di comunicazione e un contenitore di file / … un oggetto x comunicare con gli amici.

Ragazze

… un cellulare rappresenta la personalità di chi lo possiede / … è importante per comunicare con un amico che vive lontano o con gli amici quando non ci vediamo / … è utile perché si può portare dappertutto ed è comodo / … per me non rappresenta granché / … mi permette di parlare con la mia migliore amica / … un oggetto a cui non posso rinunciare perché quando mi serve per comunicare lo trovo / … è parte di me.

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Giornali Scolastici Online - A cura e su progetto del prof. Vittorio Civitilloinfo@giornaliscolastici.it