Un incidente

imbarazzante

Una cosa che ricordo dell’asilo è che non mi piaceva tanto mangiare e per questo facevo dispetti. Un giorno mi misi a correre, però mi feci male andando a sbattere con la testa contro il muro. 

  Un altro episodio che ricordo è che un giorno, mentre mangiavo, lanciai una mela in testa alla mia maestra, la quale mi mise in castigo contro il muro.

  Un incidente che non dimenticherò mai è quando, un giorno, appena finito di mangiare, mi misi a saltare e mi venne mal di pancia; poi, mentre giocavo con la plastilina, mi venne la nausea e vomitai addosso al mio migliore amico.

Angelo Barbieri, IA

La neve

Il mio ricordo più bello dell’infanzia è quando ho visto per la prima volta la neve.

  Eravamo andati a fare una passeggiata in montagna quando all’improvviso il cielo si scurì e venne a nevicare, come nei film.

  Io rimasi sbalordito da questo fenomeno: il paesaggio si trasformò e diventò chiaro e la neve che si posava sulla pelle sembrava accarezzarmi.

Angelo Barbieri, IA

Quando

sarò GRANDE

Da grande ho pensato di fare l’avvocato, perché si guadagna ed è un lavoro molto importante.

  Mi comprerò anche un mezzo a quattro ruote come io lo desidero e farò molte corse, perché la mia passione è per i mezzi.

  Quando sarò grande mi sposerò e potrò fare quello che voglio, senza sentire più i genitori: «Non andare là, pulisci qua, metti in ordine la tua camera...».

Biondino Gaudio, IA

La PENSIONE  

Per breve tempo ho pensato, da grande, di fare il poliziotto, ma solo papà era d’accordo. Come seconda idea avevo pensato di fare l’impiegato in un casinò, ma nessuno era favorevole alla mia idea, quindi l’abbandonai subito.

  Volevo anche diventare un compositore oppure un pittore, ma l’idea che mi è durata più a lungo è stata quella di fare il deputato o il senatore. Questa idea è quella che ora mi piace, però la musica e il disegno saranno i miei hobby preferiti.

  Quando andrò in pensione ho deciso di stare tutta la giornata davanti alla TV, mentre la mattina leggerò il giornale, bevendo il caffè e fumandomi un bel sigaro toscano.

  La cosa più eccitante della pensione è quella di andare in banca, ogni mese, e prendere il denaro, senza far niente.

Luca Caiola, IA

Piccole disavventure

Un ricordo imbarazzante di quando andavo all’asilo è quando un giorno per errore e andai nel bagno dei maschi. Quando me ne accorsi mi nascosi sotto il lavandino ma, uscendo, mi trovai la suora davanti e mi feci rossa come un peperone.

   Un ricordo brutto è quando andavo al catechismo e dopo c’era l’animazione. Un giorno, mentre eravamo all’animazione, io e alcune mie amiche andammo in bagno, ma ad un certo punto si chiuse di colpo la porta e noi rimanemmo imprigionate.

   Io e le mie amiche gridavamo a squarciagola, ma non ci sentiva nessuno, finché non venne il fratello di un mio amico, che ci aprì subito.

Simona Del Monaco, IA

Nella cuccia

con FIOCCO

Oggi che ho quasi dodici anni capisco che amo molto gli animali, a tal punto che non riesco a mangiare alcune carni indispensabili per l’alimentazione. Questo per spiegare un episodio che mi è capitato quando avevo appena tre anni.

  Un mattino un po’ nuvoloso, col permesso di mamma, mi recai dai nonni. Cominciò a piovere e vidi Fiocco, il nostro cagnolino, un po’ disorientato, correre avanti e indietro.

  Posai l’ombrellino a terra e mi affrettai a portare Fiocco nella sua casetta e poiché il temporale aumentò mi infilai anche io nella cuccia e ci addormentammo abbracciati. Nel frattempo i miei genitori e i miei nonni, preoccupati per la mia scomparsa, mi cercavano dappertutto. 

  Fu mio padre a trovarmi, conoscendo il mio interesse per gli animali.

Anna Chiara Barone, IA