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Maggio 2006Noi & Voi Prot@gonisti N. 11  Pag. 13

Sessant’anni fa i tempi erano molto duri

Mio nonno, il GATTO

e la SALSICCIA

Mio nonno Pietro, quando era piccolo, un giorno portò a pascolare le pecore. Si incontrò con i suoi amici, che anche loro badavano al bestiame che pascolava, e tutti insieme si misero d’accordo che il giorno dopo dovevano portare, ognuno di loro, qualcosa per fare un pranzetto.

 Tornato a casa, mio nonno non sapeva proprio che cosa portare: sessant’anni fa erano tempi molto duri e in casa non c’era un gran che. Ma la sua mamma aveva un vaso di terracotta pieno di salsiccia, ben conservata nella sugna, riservata per qualche occasione; quindi mio nonno pensò di prenderne qualche pezzo, ma non sapeva come fare perché, se apriva il vaso, la mamma si accorgeva subito che mancava qualche salsiccia.

 Allora mio nonno che cosa fece? Ruppe il vaso da sotto e sfilò tre o quattro pezzi di salsiccia. Poi rimise a posto il pezzo rotto, che si manteneva bene perché la sugna lo teneva incollato, e per nascondere i pezzi di salsiccia se li mise in tasca. La sera, quando andò a dormire, si sfilò i pantaloni e li appoggiò sulla sedia, accanto al letto.

 La mattina dopo, quando si svegliò, non poteva trovare più i pantaloni. La mamma lo chiamava: «Pietro, Pietro, ma quando ti alzi? Lo vedi che è già tardi?», ma mio nonno non sapeva cosa rispondere. Altri pantaloni non poteva metterli, perché solo quelli aveva. Alla fine dovette dire la verità: «Mamma, io non posso trovare più i pantaloni». «Pietro, come non trovi i pantaloni? Dove li hai messi?». Cercarono di qua e cercarono di là, i pantaloni non si trovavano.

 Dopo un bel po’ di tempo finalmente la mamma li vide, sopra un albero, con le tasche unte di sugna e tutte strappate, e capì che il gatto aveva sentito il buon odore della salsiccia e si era trascinato fuori i pantaloni, per andarsela a mangiare in santa pace sull’albero, dove nessuno lo disturbava. Naturalmente, mio nonno le prese di santa ragione!

Enrico Melillo, IIA

Ma il maiale non riuscì ad avere salva la vita

Una UCCISIONE tra le risate 

Una mattina mio zio e mio padre dovevano uccidere il maiale. Per far uscire l’animale dal recinto, gli avevano impastoiato le zampe, in modo che potesse fare solo dei piccoli passi, ma ad un tratto la fune si sciolse e il maiale cominciò a correre a tutta

velocità, e mentre correva travolse mio padre e lo sbalzò in aria.

  La scena era così buffa che mio zio, per ridere, si sedette su una pietra e il maiale che cosa fece? Si andò a sedere sulle sue gambe! E così tutti non la smettevano più di ridere, per tutto il giorno: mio padre, perché era rimasto indolenzito e non si poteva muovere; mio zio, perché si era trovato il maiale tra le braccia, e tutti gli altri perché avevano assistito a uno spettacolo da circo equestre.

  Anche se aveva fatto divertire tutti con le sue scenette, il maiale non riuscì ad avere salva la vita!

Monica Pascale, IIA

 

Mostra dei lavori a fine anno

Laboratorio delle

antiche tradizioni

Con le tecniche del ricamo, come il punto a croce, della lavorazione ai ferri e all’uncinetto, che abbiamo imparato in questo laboratorio, abbiamo realizzato manufatti come scarpe, cappelli, cappotto di lana, coprispalle, maglie, borsette, smanicati, polsini e fasce per capelli, cuscino, centrino e quadro ad uncinetto (filet), strofinacci a punto croce. Tutti i lavori saranno esposti nella tradizionale mostra di fine anno.

Prof.ssa Maria Colomba D’Amico

Alunni IIIA: Melissa Cestari, Maria Delli Franci, Margherita Martino, Alessandra Mauro, Jessica Melillo, Antonella Ricccio, Emma Uzzo, Marianna Uzzo - Alunni IIIB: Lorena Cassella, Wissal Raoudi, Concetta Uzzo, Carmen Vicco.

 

Schegge di poesia

La nostra

amicizia

Per noi due l’amicizia

è una cosa importante,

anzi, no: è una cosa speciale,

perché noi due ci siamo volute bene

anche quando litigavamo!

Siamo state vicine l’una all’altra

quando ne avevamo più bisogno,

senza pensare ad altre cose

ma pensando solo ad aiutarci.

Noi due siamo le migliori amiche

l’una dell’altra e per questo

ci vogliamo un mondo di bene.

Anna Pellini - Carmen Cassella, IIA

 

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Giornali Scolastici Online - A cura e su progetto del prof. Vittorio Civitilloinfo@giornaliscolastici.it