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   Pag. 4Noi & Voi Prot@gonisti N. 11 Maggio 2006

Concorso di Legambiente: Tesori d’Italia

L’Eremo di San Michele

Nella frazione Curti di Gioia Sannitica. Realizzate dagli alunni del nostro istituto, nell’anno scolastico 2004/2005, una ricerca e una brochure sul santo patrono del nostro paese.

L’anno scorso la nostra classe, la IB della scuola  secondaria di 1° grado, insieme  alla IV classe  della   scuola primaria, ha partecipato a un  concorso nazionale indetto dalla associazione Legambiente. Scopo  del concorso era farci scoprire  “qualcosa” del nostro

territorio che fosse importante come un “tesoro”. Abbiamo scelto l’Eremo di San Michele, perché lo abbiamo giudicato il più adatto a rappresentare Gioia Sannitica. Per intraprendere questo lavoro ci è sembrato indispensabile vedere il luogo che avevamo scelto come “tesoro” di Gioia Sannitica: la grotta di San Michele.

  Accompagnati dalle insegnanti Maria Cristina Insogna, Filomena Falato, Pina Pascale e Alba Canelli e dall’ausiliario Liberato Gaudio, con un pullmino ci siamo recati nella vicina frazione di Curti, poi abbiamo percorso un viottolo di terra battuta e, finalmente, siamo arrivati all’antica grotta del nostro patrono San Michele.

  Oltre alle notizie che abbiamo trovato in libri e documenti sul culto del Santo ( “… era stato portato qui dai Longobardi… è rappresentato come un angelo bellissimo, che ha nelle mani una spada e una bilancia …”) è stato molto bello scoprire tante altre leggende che lo riguardano. Per esempio, abbiamo appreso dagli anziani del paese che anticamente, nel giorno di San Michele, i contadini non si recavano nei campi perché sicuramente avrebbero visto il “cirione”, un serpente grande quanto un maialino!

  Un’altra leggenda dice che, tanti anni fa, un giorno, mentre gli abitanti di Gioia si recavano al santuario, un masso si staccò dalla montagna; i fedeli temevano di essere investiti dal grande macigno ma… esso si arrestò proprio al bordo della strada che essi percorrevano: sicuramente un evento miracoloso!

  Non sono mancati anche i “dispetti” tra gli abitanti delle frazioni di Gioia! Si racconta che, anticamente, sia gli abitanti di Criscia che quelli di Curti dicevano che la campana della cappellina che si trovava lungo il sentiero che porta alla grotta (i cui resti si trovano ancora lì) era di loro proprietà. Decisero allora di risolvere una volta per tutte questo mistero facendo una gara: chi arrivava per primo alla cappella avrebbe “vinto” la campana. Però, secondo la tradizione, furbescamente, un abitante di Criscia, sentito della gara, durante la notte si impossessò della campana e la portò alla propria chiesetta. Criscia vinse e per diversi giorni la campana suonò a festa, per “ricordare” agli abitanti di Curti la... “vittoria”.

  Ci siamo dati un gran da fare per trovare notizie e leggende che illustrassero il culto di San Michele nel nostro paese. Una volta procurate tutte queste notizie, le abbiamo trascritte al computer. Alla fine dell’anno scolastico, siamo stati invitati ad una mostra, a Piedimonte Matese, dove abbiamo presentato il nostro lavoro, che è stato apprezzato sia dagli insegnanti che dagli studenti.

  Infine, abbiamo chiesto il permesso di stampare delle “brochure”, ideate da noi e, con grande gioia, siamo stati accontentati, perché il Comune, a sue spese, le ha fatte stampare in tipografia.

Vincenzo Di Biase -  Serena Landino -

Patsy Lucatino, IIB

 

Una pubblicità tutta da ridere

La ridente

Gioia Sannitica

Su Radiouno la pubblicità di una vettura con la quale è possibile  raggiungere persino il nostro paese!

Nell’autunno del 2005, sul primo programma della radio, intorno alle ore 20, è stata trasmessa per molti giorni la pubblicità di una vettura dalle prestazioni eccezionali.

 Chi avesse acquistato questa favolosa auto avrebbe potuto spostarsi senza limiti, raggiungendo senza difficoltà qualsiasi località, anche la più sperduta e inaccessibile. Nell’elenco delle località che sarebbe stato possibile raggiungere con questa specie di astronave era inclusa “la ridente Gioia Sannitica”!

 Ora, Gioia Sannitica è certamente “ridente”, ma non si trova né in un deserto né sul cocuzzolo inaccessibile di una montagna. Gioia Sannitica si trova in Campania, in provincia di Caserta, a soli 250 m di altitudine sul livello del mare, ed è collegata all’autostrada Roma-Napoli da una comodissima superstrada.

 Venendo da Napoli o da Caserta, che dista meno di 40 km, la “difficoltà” maggiore che si incontra è la “scalata” della collina di Caiazzo (ma il “valico” si trova a soli 200 m s.l.m .!).

 Da qualunque parte si arrivi, quindi, Gioia Sannitica è facilmente raggiungibile con qualsiasi auto, anche con una vecchia, gloriosa Fiat 500! E allora, quali sono le spettacolari prestazioni di quella tanto decantata vettura ?

Gioia Sannitica, chiesa di San Felice

  Comunque, un merito la pubblicità lo ha avuto: per alcuni giorni noi abitanti della “ridente Gioia Sannitica” abbiamo avuto un ottimo motivo per essere particolarmente... “sorridenti”!

Mario De Bella, IIA

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Giornali Scolastici Online - A cura e su progetto del prof. Vittorio Civitilloinfo@giornaliscolastici.it