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    Pag. 26Noi & Voi Prot@gonisti N. 11 Maggio 2006

POESIE di Noi della IIIA

sui BAMBINI della Shoah

Con l’aiuto della nostra insegnante di lettere,  abbiamo provato a scrivere delle poesie, immedesimandoci nel dramma dei bambini ebrei imprigionati nei campi di concentramento nazisti.

Piccolo bimbo ebreo

  Piccolo bimbo ebreo / giovane e spensierato / nei campi di concentramento / sei stato deportato / hai perso felicità e libertà /

e ora non sai / come finirà.

Raffaele Gaetano

Sogno una stufa accesa

  Mamma / quando mi abbracciavi / sentivo /  tanto caldo / ora mi latrano /

i cani / mi raggelano / voci / burbere / non sento / più il freddo / ma sogno / ogni notte / una stufa / accesa.  

Antonella Riccio

Ero pieno di felicità

  Ero un bambino pieno di felicità /

ma l’ho persa nella crudeltà.

Silvio Landino

Mentre giocavo

  Ero in paese. / Mentre giocavo /

con i miei amici / arrivarono i nazisti /

 e mi deportarono  / in un mondo ignoto / e mi chiedevo: / Dio dov’è?

Melissa Cestari

Shoah

  Dolore / tristezza / fame /

solitudine / la Shoah.

Maria Delli Franci

Una piccola luce

C’è in me / una piccola luce /

le voci assassine / non potranno /

mai / spegnerla / tornerò alla vita.

Jessica Melillo

Dove sei libertà?

  Un giorno / buio / freddo / silenzioso / quanto / dolore. / Dove sei / libertà?

Margherita Martino

 
 

Berlino, Museo ebraico

Foto Matilde Civitillo

 
CONSIDERAZIONI
di Noi della IIIA sulla Shoah

Odio e rancore

“C’è un paio di scarpette rosse”, a Buchenwald, ancora seminuove (dice la poetessa Joyce Lussu) perché la morte, inflitta al bambino, non gli ha dato il tempo di sfruttarle. Non lo nego: ho provato odio e rancore contro i torturatori nazisti. Antonella Riccio

Creati per essere felici

Shoah: penso ai bambini uccisi, spinti nelle camere a gas e nei forni, alla sofferenza di piccole creature costrette a lavorare, condannate alla morte. Spero che in futuro tutto questo non accada di nuovo, che la vita sia più felice, senza guerre e senza sofferenze, perché Dio ci ha creati per essere felici. Marianna Uzzo

Quasi nessuno riuscì a tornare

La Shoah mi ha fatto capire cosa vuol dire sofferenza, odio, paura, dolore. Mi ha fatto pensare a gente innocente che sarebbe voluta tornare a casa dai familiari, ma quasi nessuno riuscì a tornare. Margherita Martino

Tanti non capiscono

La Shoah ci ha insegnato a non fare differenze di razze, ad essere tutti fratelli, a capire quanto è preziosa la vita. Ma tante persone non lo capiscono e continuano, ancora oggi, a fare del male. Melissa Cestari

Spero che non succeda più

Anche i film ci aiutano a capire i fatti che sono avvenuti nel passato. Film come La vita è bella e Schindler’s list ci hanno fatto vedere come i tedeschi trattavano gli ebrei. Io sono rimasto sconvolto e spero che una cosa simile non succeda mai più, perché è stata una tragedia. Alessandro Di Santo

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Giornali Scolastici Online - A cura e su progetto del prof. Vittorio Civitilloinfo@giornaliscolastici.it