L’angolo della solidarietà |
Manifestazione
di beneficenza
Raccolti
310 euro per regalare qualche sorriso a chi si trova in difficoltà. |
Noi alunni
della IA e della IB, durante l’ora del laboratorio
Conosci il tuo ambiente,
che si tiene in ore pomeridiane, abbiamo ideato e organizzato un mercatino a
scopo benefico.
Gli alunni delle due classi hanno contribuito portando tanti oggetti,
soprattutto di tipo artigianale, come cesti, mestoli, treppiedi scolpiti o
centrini ricamati a mano. Abbiamo scelto questi oggetti perché fanno parte delle
nostre tradizioni, che stanno scomparendo. Il mercatino si è svolto la mattina
del 21 dicembre 2005, alle ore 10, nella sala mensa della scuola, allestita con
cartelloni e festoni natalizi.
Anche alcune classi delle elementari hanno esposto una mostra di beneficenza:
tovaglie rosse decorate adornavano grandi tavoli colmi di vari oggetti. In
seguito sono venuti anche i bambini delle elementari, che hanno pescato e
acquistato molte cose, insieme ai genitori. Anche il Dirigente Scolastico, che
ha approvato la manifestazione, ha dato il suo contribuito, come esempio,
acquistando qualche oggetto, per far crescere la somma.
Durante lo svolgimento c’era anche un rinfresco, che ci permetteva di
assaggiare dolci tipici, struffoli, panettoni, babà e dolci natalizi. La
manifestazione è durata all’incirca due ore ed è terminata con l’esaurimento
degli oggetti messi in vendita.
Per noi è stata una esperienza nuova e molto impegnativa, perché ci siamo
sentiti responsabili nell’organizzazione e nello svolgimento della vendita,
abbiamo imparato ad aiutare chi si trova in difficoltà ed è merito nostro se
abbiamo raccolto una bella somma, che in totale è stata di 310 euro. Questi
soldi, portati in segreteria, sono stati spediti all’associazione
Fabbrica del sorriso.
Sara Romano, IB -
Raissa Camputaro,
IA -
Marisa D’Aloia, IB
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NON CHIAMIAMOLI PIÙ GIORNALINI |
Il Giornale Scolastico |
L’ASIS
onlus, Associazione
Stampa Italiana Scolastica, ha vinto una battaglia, ottenendo il riconoscimento
della dignità di “giornale
scolastico” per le
testate pubblicate dalle scuole.
Viene quindi abolita la definizione di “giornalino”,
con il suo implicito carico di significati un po’ limitativi e riduttivi, per i
giornali prodotti dalle scuole. |
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Un laboratorio
tutto al femminile |
Balli di Gruppo |
Grazie al ballo abbiamo acquistato maggiore sicurezza, sia nell’esprimerci che
nel socializzare con gli altri. Ma l’anno prossimo vogliamo vedere ballare anche
i maschi! |
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Ragazze iscritte al
laboratorio Balli di Gruppo. In alto:
Anna
Bella Raccio, IIA
- Anna Chiara Barone,
IIA - Cristiana Fiorillo,
IIA - Monica Pascale,
IIA - Roberta Di Cristofano,
IIA - Lorella Ciaburri,
IIA - Chiara Mennone,
IIA - Maria Pascale,
IIB - Ilaria Landino,
IIB - Wiam Hicham,
IIB.
In basso:
Giovanna Fattore,
IIA - Serena Landino,
IIB - Simona Del Monaco,
IIA - Miriana Romano,
IIB - Anna Cassella,
IIB - Giuliana Barone,
IIB - Cecilia Marra,
IIB - Elisa Clarizio,
IIB. |
Secondo la nuova legge,
nelle scuole secondarie di primo grado, oltre alle ore curriculari, riservate
agli insegnamenti obbligatori, sono previste ore opzionali, nelle quali si
svolgono diversi laboratori, fra i quali gli alunni possono scegliere.
Tra i
vari laboratori attivati dalla nostra scuola c’è quello dedicato ai
Balli di Gruppo,
che è diretto dalla
professoressa di lettere della IIB, Maria Cristina Insogna, ed è frequentato da
noi ragazze della IIB e della IIA. In questo laboratorio abbiamo imparato sia
balli moderni e latino americani che balli tradizionali.
Noi ragazze abbiamo scelto di
frequentare questo laboratorio perché il ballo ci affascina. All’inizio eravamo
timide, impacciate, sia tra noi che nell’eseguire i balli, oggi, invece, ci
sentiamo più sicure, sia nell’esprimerci che nel socializzare con gli altri, e a
volte anche nelle occasioni “non scolastiche”.
Per noi, ballare vuol dire riuscire
ad esprimere, attraverso il corpo, delle sensazioni, acquisire una maggiore
coordinazione nel ballare, socializzare con ragazze e ragazzi, divertirci in
modo sano e mostrare la gioia di vivere che è in noi. La nostra socializzazione, però, è
ancora parziale perché nel nostro gruppo i ragazzi non si sono inseriti (forse
perché TIMIDI???).
P.S. Il prossimo anno vogliamo
vedere anche i ragazzi ballare!
Ilaria Landino
-
Cecilia Marra,
IIB
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