In tutto
ciò che si fa durante una giornata c’è sempre il rischio di qualche incidente.
Leggendo il giornale a scuola, siamo rimasti sorpresi da un sondaggio dal quale
si rileva che gli incidenti più frequenti sono quelli domestici, ad esempio:
corto circuito, perdita di gas, tagliarsi con un coltello ecc.
Noi della IA
abbiamo deciso di approfondire l’argomento e abbiamo scoperto che la vita
è veramente piena di pericoli!
Vi raccontiamo alcuni episodi, più o meno tragici, che sono capitati
proprio a noi, sperando che le nostre esperienze possano aiutarvi a prevenire
incidenti simili.
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Gli alunni della IA:
Silvia Affinito,
Valeria Antonucci, Raissa Camputaro, Michele Cappella, Valentina Del Greco,
Letizia Del Monaco, Emiliano Di Virgilio, Andrea Augusto Fatone, Mirco Fiondella,
Alfonso Alex Fragola, Vincenzo Gaetano, Maria Concetta Iannotta, Gabriele
Landino, Alessandra Liparulo, Giuseppe Melillo, Luca Pascale, Selina Pascale,
Domenico Raccio, Enza Troiano.
Prof.ssa
Caterina Romano |
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Caduta dallo scaletto |
Per colpa di
una
CIABATTA |
Ricordo
molto bene quel giorno. Era il 19 giugno 2005. La mamma mi chiese di salire
sullo scaletto per prendere una scatola sopra la mensola. Salii sullo scaletto ma mentre
allungavo la mano per
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prendere la scatola mi ricordai che le ciabatte avevano le suole
molto scivolose e nello stesso tempo mi accorsi che lo scaletto non reggeva molto bene.
Ad un certo punto caddi dallo scaletto e mi ruppi il
menisco e il piede, e così mia madre mi portò con urgenza all’ospedale.
Tutto per colpa di una ciabatta e di uno
scaletto messo male.
Letizia Del Monaco,
IA
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Quando si è piccoli è bene non rimanere da soli |
Caduta
per
inseguire
il gatto
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In
occasione della festa di compleanno della mia sorella maggiore, Maria,
all’incirca cinque anni fa, quando abitavo in Inghilterra, accidentalmente mi
feci male.
Verso la fine della festa, gli ultimi bambini rimasti, dal
giardino andavano davanti casa, perché stavano arrivando i loro genitori a
prenderli. Invece io rimasi da sola in |
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giardino, a giocare con il mio gatto. Mentre inseguivo il gatto, ad un certo punto
non mi resi conto che davanti a me c’era un grosso masso e così, inciampando,
caddi con il ginocchio destro su di esso, procurandomi un grosso taglio e un
enorme dolore. Il taglio era così grosso che sanguinava molto e siccome ero sola
e nessuno mi vedeva, la ferita peggiorava, ma poi per fortuna arrivò la mamma e
mi medicò la ferita.
Questo è successo perché ero distratta e
nessuno era con me; così da quella volta ho imparato a stare più attenta e che è
meglio stare sempre dove ci sono persone adulte.
Selina
Pascale, IA
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Mi dispiace quando gli incidenti capitano ai bambini
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Un
dito schiacciato
nella porta
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Una
volta, quando la mamma e zia erano piccole, stavano giocando a nascondino quando
all’improvviso mia zia cominciò a piangere: si era rotto un dito in mezzo alla
porta. Mia nonna la soccorse con un asciugamano, per non far scorrere il sangue,
poi chiamò un vicino di casa per farsi
accompagnare in ospedale,
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perché lei non sapeva guidare. Arrivati in ospedale, i
medici dovettero tagliare un pezzo di pelle dal sedere di mia zia, per cucirlo
vicino al dito, per sostituire la carne che si era consumata in mezzo alla porta.
Però glielo cucirono male, infatti il dito è rimasto storto e l’unghia non
cresce più. Gli incidenti
domestici sono sempre esistiti, ma quando capitano ai bambini a me dispiace
molto.
Domenico Raccio,
IA |
(Segue a pagina 24) |
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