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Maggio 2007Noi & Voi Prot@gonisti N. 12Pag. 11

Gratitudine degli Argentini per il lavoro degli Italiani

L’immigrazione italiana

in Argentina

Il piano di sviluppo economico dell’Argentina basato sull’immigrazione. Legami sanguinei, di amicizia e fratellanza con l’Italia.

Caminito - La Boca. Qui arrivarono i primi italiani. Vivevano tutti insieme nei "conventillos". Oggi è un luogo turistico con il nome di Caminito a La Boca, affacciata sul Rio de La Plata.

Nel secolo XIX l’Argentina si liberava dalla Spagna e dopo un lungo periodo di lotte interne e disordine politico pianificava l’unità nazionale. Nel 1853 fu creata la Costituzione Nazionale, che tuttora garantisce a tutti gli uomini argentini e del mondo che vogliano abitare in territorio argentino tutti i diritti civili. Possono quindi realizzare il loro lavoro, esercitare la loro professione e commercio.

  Il presidente Alberdi basò il suo piano di sviluppo economico dell’Argentina sull’immigrazione. Cercò di attirare l’interesse degli stranieri affinché venissero in queste terre e collaborassero con la crescita sociale e dell’economia.

  Le statistiche dimostrarono che un importante numero di braccia generose contribuirono con la costruzione di città e con crescita di campi deserti che diventarono poi importanti centri agricoli.

  Nel 1853 si firmò un patto tra il presidente Urquiza e una ditta addetta alla colonizzazione, così arrivano il 24 marzo 1854 i primi stranieri al porto di Asunción, Rosario, provincia di Santa Fe.

  Tra 1863 e 1869 entrarono al paese 94.000 immigranti, numero che poi diventò maggiore di 313.000 fino al 1874. Tra gli anni 1938 e 1948 migliaia di italiani arrivarono in Argentina tra i quali si trovavano coloro che scappavano dal regime fascista e quelli del post guerra.

  Il 21 febbraio 1947, l’allora presidente Juan Domingo Peròn firmò a Palazzo Chigi, Roma, un patto Italo-Argentino sull’Immigrazione con lo scopo di ristabilire le correnti emigratorie tra l’Italia e l’Argentina, evidenziando i legami sanguinei, di amicizia e fratellanza tra le due nazioni e ai sensi di offrire e garantire agli emigrati infinite posibilità di sviluppo sulla base dell’uguaglianza.

  Gli italiani arrivarono in Argentina in numerosi gruppi, lavoratori perseveranti e resistenti sopportarono i lavori più ardui, affrontarono un futuro incerto e grazie a loro oggi siamo quel che siamo.

 
 

Manifesto esibito in Italia nel 1877 a favore della emigrazione verso l’Argentina.

Foto di allievi

dell’Istituto Pirandello

Recita scolastica con bandiera dell'Argentina.

Collage. Foto di allievi di varie classi
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Giornali Scolastici Online - A cura e su progetto del prof. Vittorio Civitilloinfo@giornaliscolastici.it