Giornali Scolastici Online
HomeElenco Giornali►Altre Pubblicazioni Servizi
Pagina: Indietro 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 26 27 28 29 30 31 32 Avanti

Pag. 24Noi & Voi Prot@gonisti N. 12Maggio 2007

Il motorino: aspettiamo tutti di “avere l’età” per guidarlo, almeno per prova?

PASSIONE Bici & Motorino

La bici è un mezzo che quando lo guidi puoi immaginare di volare, solo che per muoverti devi pedalare e ti devi stancare. La tentazione di salire in sella a un motorino e farci un giro, anche se non abbiamo ancora compiuto i 14 anni, può essere allora irresistibile. I nostri genitori di solito non se ne accorgono. A meno di sgradevoli imprevisti...

 

Un modo diverso di fare

educazione stradale:

RACCONTARE

le nostre ESPERIENZE

 

Meglio che perdere un organo più utile

Rimarrà la CICATRICE

Tra i tanti incidenti che mi sono capitati, quello più brutto, che non dimenticherò facilmente, è accaduto nello scorso mese di agosto, con il mio motorino, che non aveva neanche un mese. All’insaputa di mio padre e di mia madre, lo presi e cominciai a fare dei giri nel mio cortile, ma la tentazione di andare fuori era più forte di me. Infatti uscii dal cancello e provai a fare una discesa vicino casa.  

  Non andavo tanto veloce, ma prendendo una curva troppo stretta andai a finire nella ghiaia. Cercavo di frenare ma ormai era troppo tardi, il motorino fece più di tre metri sull’asfalto, mentre io, sbattendo la testa vicino ad un paletto, fui sbalzato dalla sella e con il braccio destro urtai contro un muretto. Usciva tanto sangue, un dolore terribile, non immaginate lo spavento che mi presi.

Dopo essermi ripreso, per prima cosa andai a controllare i danni del motorino. Lo alzai da terra, lo portai a casa e senza farmi sentire da mio fratello e da mia nonna, che erano in cucina, salii in mansarda. Mi accorsi che avevo il jeans pieno di sangue e la t-shirt strappata, per non parlare del pavimento, su cui gocciolava il mio sangue.

Mia madre, appena mi vide, iniziò a gridare, ma subito mi soccorse, avvolgendo il mio braccio ferito in una benda. Quando arrivò mio padre, andammo subito all’ospedale. Per strada i miei genitori mi chiesero dove ero caduto e io risposi che ero caduto nel cortile, ma credo che quando leggeranno la verità in questo articolo mi faranno una bella sgridata.

 Adesso ho una grande cicatrice sul braccio destro, che rimarrà per sempre, e un ricordo bruttissimo di quel giorno. Quella volta, in fondo, me la sono cavata bene. Meglio avere una cicatrice permanente che la perdita di un organo del corpo, molto più utile.

Michele Liparulo, IIIA

 

Ma lo scooter lo voglio

Scottato dalla

MARMITTA

Non molto tempo fa caddi dallo scooter, la cosa antipatica però è che caddi da fermo. Avevo detto a mamma andavo in piazza e uscii a piedi, ma per strada incontrai il mio amico Daniel con lo scooter ed andai con lui a fare due giri. Daniel mi fece anche guidare, poi andammo da un suo amico, dove trovammo altri amici, anche loro “armati” di motorino.

  A un certo punto Daniel mi disse: «Vai a farti un giro da solo!». Io salii sullo scooter e mi stavo allacciando il casco quando a lui venne la brillante idea di accelerare; lo scooter partì, io mi trovai sbilanciato, non feci in tempo a premere il freno e caddi! E qui inizia il dramma! Nel cadere, per sostenermi appoggiai la mano sinistra sulla marmitta arroventata dello scooter. Subito nel palmo della mano si formò una bolla gigantesca che più passava il tempo e più si gonfiava.

  Io non sapevo cosa fare; una signora, accorsa per soccorrermi, mi applicò il dentifricio sulla mano, ma questo peggiorò la situazione. Tenni la mano sotto l’acqua fredda per più di mezz’ora, poi mi recai a casa di Luca, un altro mio amico, che mi fece una specie di pronto soccorso.

  Tornai a casa piangendo, con quella mano che sembrava una mongolfiera, pensando alle sgridate di mamma e papà. Papà, che è infermiere, mi fece scoppiare tutte le bolle e mi applicò la fasciatura. La mano mi continuò a bruciare per più di una settimana.

  Dopo questo incidente ho capito che lo scooter è pericoloso, ma nonostante tutto continuo a dire a papà che me lo deve comprare.

Matteo Landolfi, III A

Pagina: Indietro 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 26 27 28 29 30 31 32 Avanti

 

Giornali Scolastici Online - A cura e su progetto del prof. Vittorio Civitilloinfo@giornaliscolastici.it