Leggete, leggete, leggete, sembra
che sia l’imperativo
dei nostri
genitori,
dei nostri
insegnanti, insomma degli
adulti
in genere.
Raissa Camputaro
Noi, alunni di seconda, ci
abbiamo provato, mossi non tanto dal comando, quanto dalla
curiosità che è il nostro motore
di conoscenza.
Alessandra Liparulo
Quando la prof. ha scaricato
sulla cattedra circa una trentina di libri prelevati dalla biblioteca scolastica,
ci siamo molto
meravigliati, poi ci ha spiegato
che chi di noi era interessato poteva avvicinarsi e
curiosare.
Andrea Augusto Fatone
Tutti ci siamo alzati ed abbiamo
toccato, rovistato e manipolato
quei tre grattacieli composti da libri.
Luca
Pascale
Qualcuno diceva: «Ho visto il
film
di questo libro, era divertente»,
qualche altro commentava: «Ah, ma io questo libro già l’ho
letto,
mi è piaciuto!..». Intanto continuavamo a cercare un argomento o un
titolo
che ci catturasse.
Letizia
Del Monaco
Alcuni, fidandosi del giudizio di
chi il libro già lo aveva letto, se ne era tornato a posto felice
“dell’acquisto” e ne leggeva la prefazione, altri erano ancora indecisi sulla
scelta e indugiavano, guardando la
copertina
e le
dimensioni del libro. Infine
sulla cattedra non sono rimasti che pochi libri sparsi.
Valeria Antonucci
Eravamo tutti muniti dei nostri
libri, quando abbiamo letto e commentato
I diritti del lettore, di Daniel
Pennac. Abbiamo aperto un dibattito e molti di noi erano d’accordo su alcuni
diritti, come, ad esempio, il diritto di
spizzicare o il diritto di
non
finire il libro, perché spesso si
possono trovare delle
sequenze
noiose
e quindi saltarle semplifica il brano;
poi, se il libro non rispecchia le nostre aspettative, è giusto non terminarlo.
Vincenzo
Gaetano
Da un’indagine abbiamo
potuto costatare che le tematiche che più ci avevano attratte riguardavano:
storie di
animali ( soprattutto se erano
questi ultimi a raccontare la loro esperienza ), avventure di
adolescenti ed anche
racconti divertenti e comici.
Giuseppe Melillo
Così, senza
nessun
ansia di riconsegnarlo in una
data prestabilita, ognuno di noi ha dedicato il tempo che voleva al “nuovo
amico”, tuttavia quasi tutti
abbiamo letto
diversi libri. Alcuni,
addirittura, hanno raccontato in un tema che, nonostante fosse giunta l’ora di
pranzo e le urla materne giungessero fin sulla mansarda, avevano continuato
imperterriti la lettura, perché il desiderio di
conoscere
il finale era così intenso da
essere diventati temporaneamente
sordi.
Enza Troiano
L’esperienza di alcuni nostri
compagni, ci ha invogliati a leggere i loro libri e possiamo affermare che siamo
stati colti un po’ tutti “dall’influenza”
del libro.
Mirco Fiondella
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