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   Pag. 18   Noi & Voi Prot@gonisti N. 9   Maggio 2004

Pubblichiamo lettere e diari dei nostri animali domestici

Ve lo diciamo

con un BAU’ o con un MIAO’

Il nostro giornale si è sempre interessato degli animali domestici, perché essi ci danno tanto affetto e sono i compagni di gioco di noi ragazzi. In questo numero, però, troverete una novità: non siamo noi a parlare dei nostri animali, ma loro stessi, attraverso lettere indirizzate ai padroni o diari, che pubblichiamo integralmente, senza cambiare né un ‘bau’ né un ‘miao’.


Divento pericoloso quando mi toccano il cibo

Quando ho AZZANNATO

la PRIMA persona

l’ho fatto INVOLONTARIAMENTE

 

Mi chiamo Wolf, sono un pastore maremmano, ho il pelo molto folto e sono abbastanza robusto. La maggior parte del mio tempo la trascorro sul muro del mio giardino, abbaiando a macchine e persone che passano.

  La mia passione preferita è quando il mio padrone mi massaggia la pancia. Sono molto tranquillo, divento pericoloso solo quando mi toccano il cibo e quando persone estranee osano entrare nella mia proprietà. Per questi due motivi già ho azzannato tre persone e un gatto ci ha rimesso una zampa.

  Quando ho azzannato la prima persona, l’ho fatto involontariamente perché, giocando, gli avevo messo le zampe anteriori sulle spalle, camminando solo sulle due zampe posteriori. Nello scendere, però, visto che ho un’unghia incarnata, ho fatto un taglio in testa a questa persona, che è dovuta andare al pronto soccorso, mentre io, per punizione, ho subito due giorni di soffocamento, legato a un palo.

  La seconda volta è stato con un bambino, che aveva osato invadere il mio territorio; non volevo azzannarlo, ma, purtroppo, quello è il mio carattere. La terza volta è toccata a un operaio che stava impastando il cemento. Il mio padrone mi aveva messo il cibo vicino alla fontana e un pezzo di pane cadde a terra. L’operaio voleva aprire l’acqua ma io, credendo che volesse prendere il pane, lo azzannai; però subito dopo mi pentii molto.

  In queste occasioni le punizioni me le sono meritate. Altre volte, invece, sono stato punito ingiustamente. Ad esempio, una volta difesi il mio padrone Alessio dal padre perché gli correva dietro con la mazza e io gli ringhiai contro. Il padre cambiò idea e le mazzate le presi io!   

 Wolf (il cane di Alessio e Danila)

 
Ho una padrona sbadata
Colorino

Ciao, mi chiamo Colorino e sono un pesciolino, lungo più o meno due centimetri, ho la testa arancione, la coda grigia e gli occhi neri. Ho tre fratelli più grandi e una padrona di nome Giuliana.

  Lei sembra un po’ strana. Alcune volte si mette a giocare con me, sbattendo il dito vicino all’acquario, e io, nuotando velocemente, mi faccio il giro intorno alla pietra che sta nell’acquario. Altre volte, però, si dimentica di darci da mangiare e, se non fosse per suo padre, moriremmo di fame.

  Io penso che, se fosse meno sbadata, sarebbe perfetta come padrona. Un’altra cosa che non sopporto è quando mi deve cambiare l’acqua perché mi fa sbattere da un lato all’altro e mi fa venire il mal di testa. Una cosa che invece mi piace tantissimo è quando mi mette sulla finestra, perché mi piace vedere i fiori e le piante.

Alcune volte penso a come sarebbe la mia vita senza i miei padroni: sicuramente un po’ difficile da vivere.

Colorino

(dall’acquario di Giuliana)


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Giornali Scolastici Online - A cura e su progetto del prof. Vittorio Civitilloinfo@giornaliscolastici.it