L’amico più fedele dell’uomo

(Segue da pagina 21)

Tot.

Tav. n.10:  Pensi che mettere guinzaglio e museruola ad un cane in un luogo pubblico sia una precauzione:

Risposta

Tot.

Tot.

Laboratorio di Matematica

Prof.ssa Wanda Del Vecchio

Alunni – Classe III A: Lorenzo Carpentino, Giuliana Coluccio, Ilaria Del Monaco, Sabrina Maio, Maria Luigia Martino, Claudia Napolitano, Samanta Pucino, Zineb Tantouch. Classe III B: Lavinia Fiondella, Mina Raccio, Jessica Uzzo, Nicla Uzzo.

Il piacere di raccontare

Il TORO

inferocito

Silvio e Lorenzo salvi grazie ad un albero, sul quale riuscirono ad arrampicarsi.

Un giorno io e Lorenzo, un mio compagno di scuola, decidemmo di fare una passeggiata in montagna. Cammina e cammina, ad un certo punto Lorenzo, stanco del silenzio assoluto che regnava lassù, sparò una miccetta nelle vicinanze di una piccola fattoria, dove pascolava una mandria di mucche

 Allo scoppio, le povere bestie, fortunatamente, si agitarono soltanto, ma un toro, per lo spavento, entrò nel fienile, prese in pieno Pasturizio, il suo padrone, e lo scaraventò nella mangiatoia, dove il malcapitato si trovò faccia a faccia con le mucche, che lo guardavano sorprese.

 Noi, sconvolti dall’accaduto e assaliti dalla paura per il toro inferocito, tentammo di salire sul primo albero che trovammo lì vicino. Io mi arrampicai con facilità, ma Lorenzo riuscì a salire solo quando si rese conto che il toro gli era ormai vicino.

 Tremanti, stavamo appollaiati su un ramo, in attesa che arrivasse qualcuno in soccorso. Lorenzo, nel salire, aveva anche perso una scarpa, che ormai era preda del toro che gliela calpestò. Allora io ebbi l’idea di sparare una nuova miccetta, credendo che l’animale se ne sarebbe scappato; invece si infuriò ancora di più, dando colpi di testa al tronco della pianta che oscillava paurosamente e noi stavamo rischiando di finire “in pasto al nemico”. Visto che non riusciva a farci cadere, il toro si accaniva sempre di più con la scarpa di Lorenzo, fino a ridurla in poltiglia. Il mio amico era suo malgrado costretto ad assistere a quello scempio.

  Finalmente, dopo un po’ arrivò la moglie di Pasturizio, che riuscì a convincere il toro a seguirla; nel frattempo noi ne approfittammo per scendere dall’albero e fuggire a gambe levate, senza voltarci indietro. Intanto Pasturizio aveva ripreso conoscenza e si augurava di fare i conti con noi al più presto… 

Silvio Delli Franci 

con la collaborazione di

Ciro Romano e Michele Melillo

LABORATORIO

DI GENENERE UMORISTICO

Prof.ssa Pina Di Palma

Alunni: I Gruppo: Alessio Boni, Lorena Cassella, Silvio Delli Franci, Thomas del Greco, Michele Di Chello, Adelfina Izzo, Michele Melillo, Antonio Moscatiello, Mario Notabile, Antonella Riccio, Ciro Romano, Vincenzo Scarano, Concetta Uzzo, Eric Gaetano, Giacomo Melillo – II Gruppo: Albenzio Antonucci, Mirko Bianchi, Davide Cassella, Fortuna Fantini, Raffaele Gaetano, Enza Landino, Gabriele Massaro, Alessandra Mauro, Marisa Pascale, Wissal Raudi, Zineb Tantoch, Raffaele Troiano, Silvio Landino, Noemi Camputaro, Jessica Riccitelli.