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   Pag. 30   Noi & Voi Prot@gonisti N. 9   Maggio 2004

 

Adozione a distanza

Un 'fratellino'

di nome SOILAS

Ha 6 anni e vive in Bangladesh. Provvederemo ai suoi bisogni assicurandogli l’educazione scolastica, l’assistenza sanitaria e i viveri per ben due anni.
 

Scheda

con i dati di Soilas

Nome

Cognome

Paternità

Maternità

Villaggio

Missione

Diocesi

Nazione

Età

Sesso

Classe

Fratelli

Sorelle

I Comunione

Soilas

Hasdak

Soban

Fulmoni

Mariampur

Mariampur

Dinajpur

Bangladesh

6

Maschile

Asilo

2

0

No

Noi alunni della scuola media di Gioia Sannitica questo Natale abbiamo voluto fare un regalo diverso a Gesù Bambino, adottando a distanza, per due anni, un bambino del Terzo Mondo.

  Egli sarà il nostro "fratellino spirituale" a cui ogni giorno dovremo un saluto. Guardando la sua foto, che appenderemo all'albo della scuola, avremo l'impressione di parlare con lui e di scambiarci le nostre esperienze scolastiche e della vita quotidina.

  Cosa proviamo oggi? Una grande emozione, nel sapere che, rinunciando a un pacchetto di caramelle o di gomme provvediamo ai bisogni di un bambino molto povero, assicurandogli l'assistenza sanitaria, l'educazione scolastica e i viveri per ben due anni.

  Quando abbiamo chiesto un'offerta per l'adozione - con l'aiuto della nostra insegnante, Maria Colomba D'Amico - tutti, alunni e insegnanti, hanno contribuito con entusiasmo. Gli alunni della scuola media hanno offerto 104 euro, i docenti 66 euro. Anche la scuola elementare 90,58 euro, adottando così una bambina per un anno.

  In totale sono stati raccolti 260,58 euro, che abbiamo inviato al Pontificio Istituto Missioni Estere di Napoli, che cura le adozioni a distanza.

Maria Delli Franci – Melissa Cestari

 

Una frase che non avremmo mai voluto dirci

Addio, III A

I ragazzi di III A sono stati i miei primi amici e, per tre anni, gli unici amici. Da loro ho imparato a parlare l’italiano, a leggere e scrivere. In mezzo a loro non mi sono mai sentita diversa o rifiutata, ma accolta e coccolata.

  Ma con la fine dell’anno scolastico è la fine di una favola. Forse l’unica favola della nostra giovinezza, e dopo una dura prova d’esame ci dovremo salutare e chissà cosa diremo in quel saluto: «A domani, come sempre» oppure: «Addio», una parola che non ci siamo mai detta tra noi e che non avremmo voluto mai dirci.

  Chissà quante lacrime verserà ognuno di noi, ma arriverà il momento in cui dovremo guardare avanti e confortarci, dicendo: «Un giorno ci rivedremo.»

  Io oggi voglio ringraziare tutti: i genitori per avere cresciuto persone così brillanti, la dirigenza per avermi messa proprio in quella classe, e insieme a quei compagni, i professori per averci regalato momenti magici che ci lasceranno impressi nella mente dei ricordi che non svaniranno mai.

  Ti voglio un mondo di bene, III A.

Zineb

Sonetto

della Primavera

e della Pasqua

Primavera, che dolce melodia.

Lieti e freschi fiori su rami e prati.

Rosa giallo bianco e viola ogni via.

L’aria è piena di aromi profumati.

Dal sonno si svegliano gli animali.

Cinguettano dei piccoli uccellini.

Via dal bozzolo la farfalla ha le ali.

Lavorano formiche e lombrichini.

E’ tutto più bello senza l’ombrello.

Bambini felici stanno a giocare.

Mentre osservo mi sembra di volare.

La tavola è imbandita con l’agnello.

Festa e regali su tutta la terra.

Ma, mi dico: - Perché ancora c’è guerra?

 I bambini della IV elementare

di San Potito Sannitico


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Giornali Scolastici Online - A cura e su progetto del prof. Vittorio Civitilloinfo@giornaliscolastici.it