Dopo che ebbi
finito di fare il macellaio, tutto contento, andai a chiamare mia madre e la
portai nella stalla. Lei, però, come vide le pecore morte, stava per svenire,
anche perché le bestiole erano incinte.
Chiamò mia
sorella e insieme tirarono fuori le pecore dalla stalla. Poi fece venire lo
scavatore che fece la buca per sotterrarle.
Meno male che
io ero piccolo, perché se ero un po’ più grande, chissà quante botte mi dava la
mamma...
La giornata
la passai nera e impaurito, perchè pensavo che quando arrivava papà dal lavoro
mi avrebbe picchiato.
Sembrava che
le ore passassero troppo veloci e quando sentii la macchina di mio padre
arrivare, mi andai a chiudere nella camera mia e rimasi ad aspettare.
La mamma
disse a papà il fatto accaduto. Papà venne a cercarmi e mi disse: “Se esci
subito dal nascondiglio, non ti faccio niente”. Così uscii: papà si arrabbiò
molto ma non mi picchiò.
Ora, all’età
di 12 anni, capisco che se mi avesse picchiato avrebbe fatto bene.
Da quel
giorno maledetto, ho promesso che certe cose non le faccio mai e poi mai più.
Francesco Di Biase
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