Questa è la
storia di un uomo che da coraggioso venne per amore in furore e diventò matto.
Salute a voi,
miei compagni, io sono Escalto, compagno fedele di Orlando, e d’ora in poi vi
racconterò una storia talmente fantastica che non mi crederete, ma quel che io
vi dico è la verità.
Orlando ed io
eravamo andati ad inseguire nel bosco un malandrino che aveva derubato una
povera vecchietta.
Noi lo
inseguivamo e gli gridavamo: “Fermati, fermati, per dindirindina”, e lui
rispondeva senza tregua:
“Ma a te ‘a capa te scioscia!”.
E noi a
queste parole ci infuriavamo sempre di più, rispondendogli:
“Oi mascalzò: a capa te scioscia a te”. Ma quando
entrammo nel bosco, correndo coi nostri intrepidi cavalli, notammo che il suolo
diventava sempre più fangoso e a poco a poco il malandrino sprofondò in quel
terreno.
Nello stesso
istante davanti a noi apparve una giovane fanciulla dalla bellezza abbagliante,
e dalla sua bellezza capimmo cosa era successo: il bosco era stato stregato
dalla sua giovanile beltà.
Allora scendemmo
da cavallo e Orlando le chiese: “Come ti chiami, giovane fanciulla?”. “Mi chiamo
Angelica”. Detto questo lei scappò.
Noi di
scatto la inseguimmo a cavallo, gridandole di fermarsi, ma lei non si |