Gli chiedemmo se
ci poteva ospitare per una notte e lui acconsentì. La mattina, dopo che ci
svegliammo, uscimmo fuori e vedemmo il vecchietto che aggiustava la sua vecchia
baracca.
Ci offrimmo di
aiutarlo e mentre stavamo aggiustando la baracca il martello che aveva in mano
cadde in testa ad Antonio.
Il vecchietto,
preoccupato, disse:
“Vagliò, te fattu malu?”.
Antonio quasi
quasi lo voleva strozzare, ma si trattenne. Dopo un po’ sentimmo un urlo. Era
Orlando che aveva visto un albero dove erano incisi i nomi di Angelica e Medoro.
Così Orlando
impazzì e ci tirò il martello in testa a tutti, tranne a Giordana, che fuggì; ma
Orlando prese una pietra e con un colpo infallibile la colpì.
Dopo tre ore
Tiziana riprese i sensi e svegliò tutti, tranne Giordana; dopo sei ore, anche
lei, con venti schiaffi e con quattro secchi di acqua fredda, alla fine si
svegliò, con le guance rosse come il fuoco, e dietro la testa aveva un
bernoccolo lungo circa cinque centimetri e largo circa due.
Tentammo di
scappare senza Orlando ma lui, più furbo, prese il cavallo e ci inseguì.
Cercammo di non farci vedere, ma ci vide e così ci disse:
“Ascite fore, ‘stì disgraziati!”.
Così uscimmo
fuori dai cespugli e dicemmo:
“Che voi? ‘stu scemu ‘e quattu soldi”,
e disse: “Scusatemi, non l’ho fatto a posta”. “Va bene, per questa volta ti
perdoniamo, ma la prossima volta ti uccideremo. Ora chiedici scusa, ma
soprattutto a Giordana, a cui è uscito un bernoccolo di cinque centimetri per
due!”.
Lungo il
nostro cammino vedemmo una fontana stregata.
(segue a pag.9)
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