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Maggio 1999Scrittori in ErbaN. 1   Pag. 42

  La pianta, inoltre, ci ha raccontato che è stata portata alla luce da Mastro Geppetto, come fece con Pinocchio, ed ha aggiunto che il resto lo avremmo scoperto da soli.

  Il giorno dopo, mentre esploravamo il fondo della piscina, ci accorgemmo che c’era un’enorme balena, di colore rosso, bianco, blu e giallo limone, perchè era una pittrice.

Più tardi scoprimmo che la balena parlava e ci raccontò che una volta inghiottì un milione di miliardi e quindi era ricercata dai cavalli militari e dai balenotteri militari: per questo si era rifugiata sul fondale della piscina ben centomila anni fa.

  Ci disse che aveva dipinto i baffi della Gioconda. Ci disse anche che, oltre ad aver dipinto i baffi della Gioconda, aveva dipinto molti altri quadri come: “Il Mietitore”, ultima edizione.

  Una settimana dopo, in un piccolo orticello al confine con Fabio II, trovammo un enorme Mammut, con enormi zanne arrotondate ed enormi piedoni: aveva calpestato tutto (addio legumi!!). Ci disse che aveva fatto ciò solo per sfogarsi, perchè la Mammutta l’aveva lasciato.

Chiedemmo dove fosse la Mammutta, perchè volevamo aiutarlo: “Al confine con l’Impero di Ciro il Grande”, ci rispose.

  Arrivati lì, chiedemmo alla Mammutta perchè aveva lasciato il Mammut, ed essa ci rispose: “Ho avuto un momento di pazzia e così sono scappata. Ora, però, me ne sono pentita e gli vorrei chiedere scusa”.

  Il Mammut e la Mammutta si rincontrarono, grazie a noi, ed ebbero molti mammuttini che, noi quattro, molte volte, andavamo a trovare.

  Un paio di giorni dopo, vedemmo nell’angolo dei frutti esotici e una tigre, con degli enormi denti affilati e la pelliccia variopinta.Cercava di far cadere delle banane per mangiarle.

 

 

  Arrivò all’improvviso una giraffa, con un collo lungo mille chilometri e, senza alcuna fatica, mangiò tutte le banane. La tigre, innervosita, prese una pietra, ma la pietra le disse: “No! Non mi lanciare !”.

  Ma la tigre la lanciò lo stesso, e la pietra, per dispetto, ritornò indietro e colpì in fronte la tigre che cadde a terra: svenuta, morta, gelida e puzzolente. La pietra inoltre disse: “La prossima volta, apri le orecchie; se no,te le fai prestare dall’elefante,che ne ha un  paio di riserva !”.

  Così finì la nostra avventura divertente, anche se un po’ stancante. Vogliamo ricordarla attraverso una breve canzone che fa:

Nel vecchio e gran giardino, ia-ia-o.

Stanno gli animali in giro, ia-ia-o.

C’è la Mammutta utta-u-u-utta.

Che ha lasciato il Mammutut-ut-ut.

Poi si son rimessi insieme ia-ia-o.

E han fatto tanti mammuttini ia-ia-o.

Nella vecchia e gran piscina ia-ia-o.

C’è la balena gran pittrice ia-ia-o.

C’è la tigre tigre-ti-ti-tigre.

Che rincorre la giraffa ia-ia-o.

E così finisce il canto ia -ia-o. 

Pietro Della Minerva

Christian Fiorillo

Antonio Loffreda

Giuseppe Melillo

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Giornali Scolastici Online - A cura e su progetto del prof. Vittorio Civitilloinfo@giornaliscolastici.it