Inoltre,
c’erano tante fontane che la circondavano e, al centro, una bellissima e grande
piscina con l’acqua limpida e fresca e ad ogni angolo un monumento antico, un
bellissimo roseto di rose rosse a forma d’arco, uno di rose bianche, di rose
gialle e di altri mille colori.
C’erano dei
grandi, enormi pini, ognuno circondato da cerchi di pietre. Daniel, appena vide
questi grandi alberi, subito cercò di arrampicarsi come i gatti, ma non riuscì
nell’impresa perché non sapeva come fare.
In quel
momento uscì da dietro l’albero Amedeo e gli spiegò come doveva fare. Daniel, allora,
salì sull’albero e da lassù vide un bellissimo panorama e tutto il giardino.
Amedeo, un
altro mago, era ancora più fantasioso di Francesco e ritornò nel giardino e fece
vedere a Daniel alcune cose che non aveva “visto” con Francesco: nelle piccole
fontane c’erano dei pesciolini rossi.
Fu una sorpresa anche per Francesco, che
non aveva nemmeno immaginato che nelle fontane, situate nella caverna, ci
fossero delle pietre colorate, dei pesci tropicali e alghe.
Sull’albero a
forma di arco c’era un nido di uccelli, e un altro di tortore; dietro gli alberi
c’era una bellissima pianta di mimosa.
(segue a pag.37) |